Fragilità umana

“Noi abbiamo questo tesoro in vasi di creta”
(2Cor 4,7-15)
“La vita dell’uomo è come il fiore del campo che spunta al mattino e appassisce la sera”
(Salmo 89, 5-6)
Ogni giorno il credente sperimenta come ogni altra creatura la fragilità della nostra vita:
- Nella malattia
- Nell’età anziana
- Nei fallimenti
- Nelle delusioni
- Negli abbandoni
- Di fronte alla morte
- Il credente sa che al termine del buio c’è la luce e che la fiducia in Dio ti permette di camminare sicuro della sua mano che ti conduce.
- Chi crede si confronta con la sofferenza, il dolore, le delusioni con l’amore che lenisce tutto.
- Nella persona che soffre sa vedere “l’uomo nuovo”, Gesù, che ha preso su di se le nostre sofferenze: “tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” Mt 25, 40)
Strumenti
- Mantenere viva ogni giorno la coscienza della nostra fragilità.
- Non dimenticarci mai che neppure la sofferenza, la malattia, la morte possono distruggere la forza dell’amore.
- Continuare a donare anche quando la sofferenza ci sovrasta.
- Stare vicino a chi soffre con discrezione e affetto.
- Accudire ammalati e anziani con amore e sostenere i familiari nella stanchezza.
- Farci presenti con delicatezza nelle Case di riposo per anziani.